Luoghi di Interesse

Camminata sulle Mura

Piazza della Vittoria, Le tre Caravelle - Point of View

L’area di piazza della Vittoria nel corso del Trecento veniva ricordata come “il prato della lana”. Aveva, infatti, tutte le caratteristiche per riuscire a

catalizzare intorno a sé quest’importante attività industriale. L’acqua del Bisagno consentì l’edificazione dei lavatoi, mentre la vastità e la natura pianeggiante del terreno erano quanto di meglio si potesse chiedere per fare asciugare la lana, che poi veniva filata e confezionata in panni: una delle principali attività commerciali della Genova del Medioevo e dell’età moderna.

La sua “destinazione d’uso” cambiò una prima volta nel Cinquecento, quando ai prati vennero progressivamente sostituendosi gli orti. Nel 1678 però, le abitazioni che erano sorte accanto agli orti furono distrutte perché erano d’impaccio alla difesa delle “Fronti Basse”, un importante baluardo difensivo che faceva parte del complesso della cinta delle mura cittadine.

Le “Fronti Basse” partivano dai piedi del tratto di mura che oggi si chiama Mura delle Cappuccine e arrivavano sino circa alla stazione Brignole. Nell’unica zona pianeggiante di Genova, la piana del Bisagno appunto, si pensò di rinforzare la struttura difensiva dotandola di una sorta di “avamposto”. Il carattere torrentizio del Bisagno, infatti, non poteva assicurare – in regime di “secca” – la giusta protezione alle mura, che sarebbero state un bersaglio troppo facilmente raggiungibile.

La copertura del tratto terminale della corsa del torrente Bisagno, realizzata nei primi decenni del nostro secolo, nasconde le ultime propaggini della cinta muraria che arrivava sino al mare ( di cui si può ancora vedere un tratto proprio a nord della stazione Brignole a partire dalle “Mura dello Zerbino” ).

Fonte: Sei itinerari in Portoria – A. Preste – A. Torti – R. Viazzi
www.removiazzi.it