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Maria Brignole – Sale, nota a Genova come “duchessa di Galliera”, fu uno dei personaggi più generosi e benevoli per la città. Ultima discendente della nobile casata dei Brignole – la duchessa  trascorse gran parte della vita a Parigi, dove il marito, Raffaele De Ferrari, uomo di finanza tra i più ricchi del suo tempo, svolgeva la sua attività. 

Rimasta vedova nel 1876,  si ritrovò in possesso di un immenso patrimonio e  dal momento che l’unico figlio che le sopravvisse, il secondogenito Filippo, rinunciò all’eredità familiare, la duchessa si dedicò a grandi opere di beneficenza fondando asili, ospedali  e orfanotrofi sia in Francia sia a Genova. 

Impiegò i sui capitali in tre direzioni di assistenza: per la creazione di ospedali e ricoveri, per la istituzione di scuole e centri di raccolta per i bambini poveri e infine per l’aiuto finanziario nel pagamento dei fitti ai meno abbienti.

Il perno dell’attività assistenziale della Duchessa fu costituito dalla Opera pia De Ferrari Brignole Sale, da lei fondata in Genova nel 1877 per il ricovero e la cura degli infermi. 

l’Opera costruì a Genova tre importanti ospedali: San Raffaele di Coronata, quello di San Filippo (intitolato al terzogenito) presso San Bartolomeo degli Armeni e infine il S. Andrea (in nome del secondogenito scomparso prematuramente) sorto sul preesistente monastero delle Clarisse, presso le Mura di Santa Chiara, a tutti noto come il Galliera.

I lavori iniziati nel 1878 terminarono giusto in tempo, dieci anni dopo, prima della scomparsa della Duchessa.

La Duchessa Maria Brignole Sale, donò inoltre alla città la dimora di sua proprietà il celebre palazzo Rosso e lasciando in eredità anche il palazzo Bianco, al fine di costituire l’embrione del polo museale di Strada Nuova, oggi Via Garibaldi.